Ciao Gianluca! Grazie di essere con noi e benvenuto nella rubrica IMHO di Catapultismo, dove si parla di comunicazione, design e non solo.
Ciao a tutti. Mi chiamo Gianluca Sales, lavoro in pubblicità da 14 anni. Ci sono arrivato un po’ per vie traverse. Tecnicamente sarei un avvocato e poi sono “guarito”. Dopo la laurea sono partito e ho frequentato un corso in accademia di comunicazione e ho iniziato la mia carriera in Leo Burnett, passando poi per BCUBE, Serviceplan in Italia e Germania. Attualmente sono in Wunderman Thompson dove seguo diversi clienti del portfolio dell’agenzia e dove sono creative supervisor e copywriter.
Noi ci troviamo qui soprattutto per parlare di un brand, un nuovo brand di cui tu sei l’ideatore, che si chiama Acqua Sarnella e della campagna pubblicitaria ad esso integrata. Che cos’è l’Acqua Sarnella?
Acqua Sarnella è una campagna pubblicitaria, ma è anche qualcosa di più. É un activist brand che ha nella sua mission la battaglia del disinquinamento del Sarno. É una mission un tantino tostarella: sono 40 anni che ci si prova in tutti i modi, ma con alcuni colleghi e degli amici che sono rimasti in Campania e nel mio paese d’origine, Pagani e Nocera Inferiore, abbiamo dato vita al progetto. L’anno scorso ci è venuta questa idea, insieme al mio art director Fabrizio Pozzo e ad altri colleghi, Gaetano Del Mauro e Aldo Padovano.
Come è nata questa idea e come è stata strutturata la campagna?
Prima di tutto ti racconto come è nata la scintilla che ha dato vita ad Acqua Sarnella. L’anno scorso, mentre eravamo nella fase più tosta del lockdown, sfogliando le bacheche social di alcuni amici che già erano impegnati su questo fronte ambientalista, ho visto una fotografia dove si vedeva il Sarno nello stesso periodo dell’anno precedente e il Sarno durante il lockdown. Per la prima volta in 42 anni di vita, ma credo anche per la generazione precedente, il colore del fiume non era marroncino diarrea tendente al rosso, ma aveva le sembianze di un fiume e, in quel momento è scattata una scintilla.
La cosa drammatica è che la nostra generazione ha vissuto con la puzza sotto il naso e dava per scontato l’impossibilità del cambiamento. E questa fotografia, il fatto che è stato palese che con la chiusura forzata di tutti gli opifici industriali, sia quelli che scaricano come si deve sia i fetenti che scaricano illegalmente, ha reso chiara questa possibilità per la prima volta. E quindi ci siamo detti “perché non prendere questa “eccellenza” del fiume straordinariamente negativa e farla diventare un punto di forza? Andiamo fino in fondo, usando anche un pizzico di “black humour”. Così è nato il primo annuncio che poi è diventato il posizionamento della nostra acqua e, infatti, sull’etichetta c’è scritto: “Acqua Sarnella. Favorisce la naturale formazione di tumori.“.
Da lì poi è stato semplicissimo e gli altri titoli sono usciti fuori in maniera molto semplice. Adesso ne abbiamo pubblicato una quarantina, e pronti già un altro centinaio. Poi ci siamo detti che oltre fare i classici volantini o la classica comunicazione online, diamo un segnale forte al territorio e quindi bisognava avere la forza di uscire come fanno i grandi brand. Quindi ci siamo autotassati per comprare dei manifesti 6×3 per presidiare il territorio. Abbiamo iniziato con Controccorrente e altre associazioni come Orma Verde o Stay Angri. Hanno preso la nostra campagna e hanno pagato le spese per i manifesti 6×3 e adesso in quasi tutti i 39 comuni coinvolti (questo è l’obiettivo finale) si iniziano a vedere questi manifesti. Ma bisognava andare ancora oltre: questo brand per essere credibile deve essere fisico. Quindi abbiamo fatto una bottiglia di vetro con la nostra etichetta per poter imbottigliare idealmente quest’acqua. Se ci riflettiamo è una boutade, ma fino ad un certo punto: quest’acqua, anche se tecnicamente non la beviamo, sono 40 anni che la respiriamo e non ci passava per la testa che fosse possibile cambiare le cose. Un ulteriore step è stato quello di guadagnare visibilità nei media e non avendo grosse disponibilità economiche dovevamo inventarci qualcosa per guadagnare diffusione nei media.
E come avete fatto?
Abbiamo inviato questa bottiglia a vari influencers, come ad esempio Jorit. E questa bottiglia ha riscosso un discreto successo, cioè è stata accolta bene dalla popolazione che ha colto pienamente lo spirito della campagna.
Ma queste bottiglie si possono trovare fisicamente anche in negozi o attività commerciali?
Questo è l’ulteriore passaggio che stiamo facendo. Abbiamo registrato il marchio per poter avere una distribuzione. Si può richiedere la bottiglia direttamente dal sito a fronte di una donazione. La campagna è stata ripresa dalla stampa nazionale ed è uscita dalla dimensione provinciale. Perché il dramma di questa battaglia è che tu hai il fiume più inquinato di Europa ed è una situazione che devono gestirsi solo i cittadini dei comuni coinvolti. E quindi tutti gli influencers che hanno contribuito a diffondere la campagna ci hanno aiutato a farla “rimbalzare”. La cosa di cui più mi stupisco è la spontaneità con cui avviene questa condivisione.
Parlando di linguaggi di comunicazione questa campagna ha dimostrato che professionalità come la tua, al servizio di cause come quella dell’acqua del fiume Sarno, possano cambiare le cose. Però è necessario avere professionalità. Che ne pensi?
Assolutamente. Non sono cose che si improvvisano. Il nome Sarnella è nato come una boutade e poi, a cascata, è venuto tutto il resto. Abbiamo, però, dovuto rispettare delle regole precise di marketing per riuscire ad avere l’eco che abbiamo avuto avendo il budget che avevamo. Per questo motivo continuiamo a raccogliere denaro: i soldi, in modo assolutamente trasparente, vengono utilizzati per produrre e spedire le bottiglie, le affissioni, sponsorizzazioni.
Visto che stiamo parlando di sensibilizzazione e di raccolta fondi questi soldi a cosa servono? Ci sono degli obiettivi?
L’obiettivo è continuare la campagna di sensibilizzazione e far diventare il problema del disinquinamento del Sarno un punto centrale dell’agenda politica non solo locale, ma anche nazionale. Noi riusciremo a cavare un ragno dal buco quando oltre alle istituzioni locali, un senatore del Tirolo o del Veneto si intesterà questa battaglia; quando il problema del fiume più inquinato d’Europa diventerà priorità del governo nazionale e dell’Europa. A settembre ci sarà un summit dal titolo che fa ridere “L’ambiente per la vita delle persone”: Ursula von der Leyen può stare tranquilla che a Milano ci faremo sentire come Sarnella e come fiume più inquinato di Europa. Che credibilità può avere l’Europa a parlare di benessere ambientale e della vita delle persone quando per il fiume più inquinato e per le persone che vivono intorno al percorso fluviale che continuano a morire come mosche non si muove una foglia? Un corso di 24 km come il Sarno compete con il Gange in termini di escherichia coli. L’ultima volta che hanno fatto i rilievi la macchinetta è andata in tilt. Ci sono concentrazioni di mercurio dovute alla concia delle pelli fatte col mercurio.
Mi riallaccio a quello che hai detto sul summit di settembre: in che senso vi farete sentire?
Stiamo preparando una serie di iniziative per portare il problema sui tavoli dove dovrebbe essere. Ora non posso svelare altro, altrimenti arrivano i Carabinieri a casa. Diciamo che faremo una campagna ad hoc su quello. La campagna sull’Acqua Sarnella andrà avanti e ogni giorno cerchiamo di fare uscire un soggetto. Sta succedendo una cosa meravigliosa per cui le persone spontaneamente stanno organizzando dei Sarnella party. Sta succedendo qualcosa di straordinario ed io sono davvero entusiasta perché credo che stiamo facendo qualcosa di buono per tutti.
Gianluca, prima di salutarci, ricordiamo dove si può contribuire per la campagna?
Assolutamente. Su sarnella.it che è il sito ufficiale della campagna dove si possono trovare tutti i soggetti partecipanti e come aderire. Una campagna assolutamente aperta senza primogeniture. Quello che a noi interessa è l’obiettivo. Si può donare anche in maniera assolutamente trasparente su gofundme. Inoltre sui social ci saranno degli update giornalieri sulla battaglia per il disinquinamento del Sarno e sulla campagna dell’Acqua Sarnella.
Grazie mille Gianluca per essere stato con noi.
Grazie mille a voi. Ciao!